Janua Press
Janua Press trae le sue origini dalle passate esperienze del suo editore, Rosario Romano, il quale al bagaglio di scrittore prima, quindi di critico e regista, negli anni settanta vi aggiunge quello dell'editoria.
Infatti, dopo annosa esperienza presso i giornali “Il Lavoro”, “L'Eco di Genova”, “Il Corriere Mercantile” e altre testate, fra cui interventi da ospite presso la RAI, Telegenova, Primo Canale, e altre reti radio-televisive, nel 1978 fonda il Periodico di Vita Teatrale “La Bottega del Teatro” in collaborazione con i tipi della “Ecat Libri” di Genova.
Erano gli anni in cui la critica e la testimonianza teatrale erano affidate a due sole testate nazionali: “Sipario” e “Scena” cui collaboravano alcuni dei più importanti critici del settore.
“La Bottega del Teatro” (e a ciò dovette il suo successo) era scritta dagli addetti ai lavori, sotto forma di testimonianza.
Raccolse documenti degli attori, dei registi, degli scrittori, dei tecnici, e non si fece mancare neppure il “pezzo” scritto dai costumisti e delle sarte.
Alla sua prima uscita collaborarono gli attori Mario Scaccia, Camillo Milli, Luciana Lanzarotti, Lucia Poli, Mario Fratti, Claudio Frosi, critici come Agnese Bonfanti Gazzolo, Caterina Barone, il tecnico delle luci Mario Montagna e altri.
Presentò spettacoli come “Affabulazione” di P.P. Pasolini con la regia e l'interpretazione di Vittorio Gassman, “Steppenwolfe” da Herman Hesse trasposizione e regia di Stefano Mastini, “Il Castello Illuminato” di Ruggeri e Albertazzi messinscena della compagnia Proclemer-Albertazzi, “Pietre” della Compagnia “il Teatro del Mago Povero” con Tonino Catalano, “Il Teatro Festa” di Giovanni Pampiglione, eccetera.
Pubblicò un prezioso inedito (un atto unico) firmato da Vico Faggi e Umberto Albini: “Nella Mente di Ady”.
Dopo un anno di riflessioni, la Testata giornalistica torna in distribuzione nazionale con una veste riveduta e migliorata, a cui partecipò anche Lelle Luzzati, con i tipi de “La Quercia Edizioni”. La copertina è rappresentata da una serigrafia tirata a mano. Internamente vi figurano: Dario Fo –“Quando la farsa assurge a fatto umano e ad analisi civile”; Camillo Milli – “Brecht e la borsa della spesa”; Umberto Spadaro – “La regia, un'involuzione bizzarra”; Arnoldo Foà – “Il sosia in poltrona”; Dario G. Martini – “Il latte e il sangue”; Lucia Cassini – “Un quarto d'ora prima”; G. P. Gandolfo – “Stanislavskij, la mia vita nell'arte”; Francesco La Spina – “Pilobulus now”; Marco Salotti – “Artaud e la crudeltà nel cinema”.
Nel 1982 l'impegno editoriale si lega con quello teatrale, viene quindi dedicato uno speciale de “La Bottega del Teatro” al progetto “Nascere Sinopia” svolto in collaborazione con la Provincia di Genova e la casa “Editrice La Lanterna”. In vero un momento per puntualizzare il linguaggio multimediale in Teatro e codificarne le espressioni.
“Nascere Sinopia” ha visto impegnato insieme con Rosario Romano anche il regista Giuliano Montaldo che perseguiva le medesime direttive di analisi teatrale all'Arena di Verona con la messa in scena de “Il Pipistrello” .
Oltre alla pubblicazione ne è nato un progetto che aveva come tema “Il Teatro Multimediale alla ricerca di una codificazione”
(questa pubblicazione è ancora disponibile
in una cinquantina di esemplari)
Nel quinto anno della propria attività “La Bottega del Teatro” cessa la pubblicazione con un'ultima uscita che svolge un'ampia carrellata a livello mondiale. Maurizio Montobbio si espone con “Un coscienzioso lighting designer sa essere un pittore delle luci”; Arnoldo Foà conclude il suo “Sosia in poltrona”; Gianni Santuccio fa “Riflessioni sull'arte di essere attore.” ;Guy Foissi racconta “La chanson des auteurs.
Non mancano i pezzi di Tullio Cicciarelli :”I becchini del fischio”, di Alda Capodaglio: “Dal diario di una giovane attrice; di Venanzio Amoroso: “La rhinocerite” del Gruppo della Rocca; di A. Lanza e R. Fregonese: “Solo quattro + la sarta”. Viene pubblicato a cura di Roberto Trovato “Il carteggio di Albergati Capacelli con Elisabetta Caminer” e le analisi di Luisa Gazzero-Righi su Herbert Achternbusch. Si da più spazio al Teatro mondiale con rubriche sul Teatro Spagnolo a cura di Ermanno Caldera e Rodriguez Mendez; il Teatro Russo a cura di Giampaolo Gandolfo; Il Teatro Inglese, Tedesco, Francese, Polacco e Italiano.
“La Bottega del Teatro” chiude la sua attività nell'Aprile del 1983.
Dall'estate 1983 l'editore si dedica al teatro definendo la Codificazione del Teatro Multimediale iniziata il precedente anno: rimette in scena “Nascere Sinopia”, realizza “Eris Pluvia”, “Quasi Trasfigurare” e si dedica all'insegnamento e mette in scena “La Siepe”, tutte opere in chiave multimediale.
Nel 1990 fonda la casa editrice “Edizioni Galleria” con cui pubblica il tabloid “Verso Spazi Futuri”.
La prima di questa testata giornalistica era principalmente dedicata alla rifondazione del Teatro Carlo Felice, e prima ancora di essere distribuita presso le edicole cittadine venne omaggiata a tutti gli spettatori che avevano preso parte alla serata inaugurale del Teatro.
Nel 1991 “Verso Spazi Futuri” ospita un paradosso sociopolitico: l'abbattimento del Palazzo dell'Accademia di piazza De Ferrari giocando sulla scomparsa del pittore Dario Bardinero.
In vero un atto di accusa contro il comune che tardava a stanziare i fondi per il restauro del Palazzo.
Nel 1992, anno dell'inaugurazione dell'Expo' del Porto Antico, si da molto respiro alle “Colombiane” fissando il punto di riferimento sullo spettacolo che Vittorio Gassman allestisce al “Teatro Tenda” del Porto, opera di Renzo Piano.
Con la collaborazione di Franca Rame e Dario Fo la testata giornalistica tenta riuscendovi di portare nuovi spettatori genovesi a Teatro.
Dopo un lungo periodo di stasi, dedicato alla ricerca teatrale, Rosario Romano fonda nel Giugno del 2007 la casa Editrice Janua Press che prende mosse dalla Storia di Genova che verrà svolta anche nelle successive edizioni.
Janua Press è aperta alle nuove proposte artistiche sia di autori affermati sia di emergenti, non preclude alcuna possibilità espressiva ma mai ospiterà veicoli di violenza, di dittatura e di plagio.
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